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Migliori ristoranti libanesi a Milano: ecco quali sono
/0 Commenti/in Tempo libero /da Sabrina BranchiNexive raccomandata: codice, tracking e mittente
/0 Commenti/in Recensioni e consigli /da Sabrina BranchiCome inviare, tracciare e ritirare raccomandate Nexive. La guida
È sufficiente guardarci intorno per notare come in questi ultimi anni, nel nostro paese, hanno preso piede svariati servizi di posta privati. Nexive è uno di questi. Non di rado vediamo scorrazzare operatori Nexive in sella ai loro motorini equipaggiati di un vero e proprio contenitore all’interno del quale vi sono sicuramente decine di raccomandate Nexive
Eh già, perché il famigerato universo delle raccomandata fa capo non più e non solo a Poste Italiane ma anche a Nexive! Pertanto, conoscere tale sistema equivale ad aggiornarsi sull’intero meccanismo postale diventando cittadini più attenti e consapevoli.
Detto ciò, vi consigliamo vivamente di proseguire con la lettura di quest’articolo poiché, se non domani prima o poi, potreste essere voi i riceventi di una raccomandata Nexive pertanto rimanere a digiuno su questa materia non è certo un bene.
Siete pronti a prendere appunti ? Vi forniremo dettagli importanti a cominciare dalla descrizione di Nexive e dal suo funzionamento. Proseguiremo con l’illustrazione di cosa si può inviare con Nexive raccomandata. In seguito, vi mostreremo come poter decodificare il contenuto di una raccomandata Nexive. Infine esploreremo la possibilità di tracking delle raccomandate Nexive analizzandola in due sottoinsiemi: tracciare la raccomandata Nexive e scoprire il mittente della raccomandata Nexive.
Se desiderate conoscere tutte queste risposte relative a Nexive raccomandate non vi resta che continuare a esplorare quest’affascinante territorio di corrispondenze sospeso in un limbo tra carta postale e digitale.
Cos’è e come funziona Nexive raccomandata
Conosciuta prima come TNT Post Italia, Nexive entra nel mercato italiano dei servizi postali privati nel 1999 con spirito concorrenziale in raffronto a Poste Italiane. A seguito della liberalizzazione del mercato postale nel 2010, l’anno successivo Nexive introduce il servizio Nexive raccomandata.
Da quel momento, in Italia, questo servizio di posta assume una posizione di crescita considerevole come scelta per l’invio di raccomandate Nexive tracciabili. A tal proposito e non di rado, servizi, enti locali e privati si appoggiano a Nexive raccomandate quando, per obbligo di legge, devono ricorrere a un sistema tracciato. È il caso, per esempio, dell’invio della carta di credito da parte della banca che sempre più spesso chiede il supporto di Nexive raccomandate per tale operazione.
Il 1° ottobre del 2021 dopo la definizione delle ultime manovre, Nexive e dunque Nexive raccomandata viene adottata della grande famiglia di Poste Italiane divenendone una componente fondamentale con un livello d’inclusività sempre più evidente. Nexive raccomandata assume così il diritto di poter inviare notifiche, sanzioni e altre comunicazioni istituzionali a fianco di Poste Italiane.
Tuttavia, se a quest’ultima sono riservate informative più spinose come citazioni legali o intimazioni, Nexive è incaricata alla trasmissione di comunicazioni istituzionali sommarie; l’invio della carta di credito prima citato rientra fra questi.
Grazie all’evoluzione nella modalità di Nexive raccomandate, il trafficato mercato della posta diventa più elastico a partire dall’ introduzione della raccomandata Nexive con giacenza digitale.
Prima di questa novità, alla ricezione di una raccomandata Nexive ci veniva richiesto di firmare su un supporto digitale. Se non presenti e dunque per poter ritrovare la raccomandata, non avevamo altra scelta se non quella di recarci al punto Nexive più comodo alla nostra zona.
Con le raccomandate Nexive con giacenza digitale possiamo scegliere di recuperare il contenuto on line.
A tal riguardo, è fondamentale evidenziare prima quanto segue: Con all’acquisto di Nexive da parte di Poste Italiane, dal 29 Gennaio 2021 il sito Nexive non è più attivo ma si fonde all’interno di Poste Italiane.
Alla luce delle due alternative appena citate (ritiro tradizionale o visione web), possiamo descrivere il processo di Nexive raccomandate in due passaggi chiave:
- L’azienda o la Pubblica amministrazione commissionano a Nexive le proprie raccomandate. Nexive le predispone in formato cartaceo e digitale. Le prime vengono consegnate ai portalettere Nexive per la relativa destinazione. Le seconde elettroniche sono poste all’interno di un server sicuro a disposizione dei destinatari;
- 2Se l’incaricato di Nexive raccomandate non trova nessuno in casa è tenuto a lasciare un avviso di giacenza di raccomandata Nexive con la relativa spiegazione di due informazioni: il punto Nexive più vicino dove poter ritirare la raccomandata e un codice PIN per consentire all’interessato di scaricare la raccomandata in formato digitale qualora lo preferisse. In tal caso, dopo aver effettuato l’accesso al sito di Poste Italiane, il destinatario inserisce il PIN associato al suo numero di cellulare per poter scaricare e visionare la raccomandata Nexive in rete ma che possiede lo stesso valore legale.
Cosa si può inviare con Nexive raccomandata
Si può ricorrere al servizio di Nexive raccomandata per inviare multe, comunicazioni istituzionali generiche e atti giudiziari. Ciò significa che se riceviamo una raccomandata Nexive, questa può risalire a mittenti di diversa entità come Forze dell’Ordine, Agenzia delle Entrate, banche, istituti di credito, l’INPS o un ente privato.
Sebbene Nexive raccomandate possa gestire un vasto repertorio di avvisi di diversa natura, deve però attenersi a delle restrizioni basilari. Per esempio, con Nexive raccomandata, non è consentito avvertire in merito a un atto tributario, quali una cartella di pagamento. Tale aspetto non va mai dimenticato né sottovalutato dal momento che, non tutti gli addetti postali hanno la libertà di notificare qualunque cosa.
Riferendoci a quanto dichiarato dalla Corte di Cassazione, se l’operatore privato non possiede una licenza specifica concessale dallo Stato Italiano, le raccomandate Nexive consegnate non possiedono alcun valore di legge. Di conseguenza, è indispensabile sapere quali raccomandate possono essere inviate tramite il canale di Nexive raccomandate senza intaccare la giustizia.
Quali sono i codici della raccomandata Nexive
I codici della raccomandata Nexive concedono l’individuazione del contenuto di una raccomandata consentendo al destinatario di farsi un’idea da parte di quale entità ha ricevuto una certa raccomandata Nexive. In altre parole, i codici della raccomandata Nexive denotano l’organismo, l’impresa o il privato ai quali poter attribuire la comunicazione ricevuta.
Se i codici delle raccomandate ricevute da Poste Italiane contengono solo numeri, il codice di una raccomandata Nexive può contenere soltanto lettere oppure un insieme di lettere e numeri.
Ecco che i codici di una raccomandata Nexive possono essere 01, 07, 490 ma anche D14193 oppure 07at e ancora X00041.
È molto importante saper riconoscere e distinguere i due codici identificativi presenti nelle raccomandate Nexive:
Codice di tracciamento: Si assegna al momento dell’invio della raccomandata; la sua funzione è quella di tenere traccia della raccomandata Nexive durante tutto il suo percorso fino all’arrivo al mittente.
Un esempio potrebbe essere: 01234567891335
Il codice della raccomandata, situato all’interno dell’avviso di giacenza, fornisce un’indicazione su ciò che si troverà all’interno della raccomandata Nexive al momento del ritiro. Tale codice è facilmente distinguibile in quanto composto da una sequenza alfanumerica di 5 lettere e 15 cifre numeriche. Ad esempio: JIDEU294738742735354
Decodifica contenuto raccomandata Nexive
Nelle raccomandate Nexive, i codici non sono sempre di facile interpretazione. Esistono però alcuni codici di raccomandate Nexive che, se conosciuti, possono parlare per noi sulla fonte di provenienza.
La tabella che segue riporta giustappunto la decodifica del contenuto di una raccomandata Nexive e dunque la corrispondenza tra codice mittente della raccomandata Nexive e ipotetico contenuto:
CODICI RACCOMANDATE NEXIVE | CONTENUTO POSSIBILE |
ASERAUT | Istanza di pagamento da parte dell’Agenzia delle Entrate. Argomento della richiesta è il mancato pagamento delle tasse automobilistiche, in particolare il bollo auto. |
ADERBIS | In questo modo, l’Agenzia delle entrate comunica un avviso di pagamento con margine di tolleranza. |
UPOSE17R | Le società private che hanno redatto un accordo con Nexive raccomandate inviano info di diversa entità e si riconoscono da questo codice.
Si tratta di compagnie di assicurazione e banche. |
RACCNEXD117001024270 | Se la ricerca della raccomandata Nexive presenta questo codice, Enel è il mittente della comunicazione. |
04ace | Acea, azienda che lavora nel campo dell’energia e del sistema idrico, marchia con tale codice le raccomandate Nexive. |
Dmr | Se le raccomandate Nexive partono da un’agenzia assicurativa Nexive utilizza questo codice. |
Alz | Codice raccomandate Nexive personale del gruppo assicurativo Allianz |
Se i codici sopraelencati consentono di attribuire, con certezza quasi assoluta, la tipologia di comunicazione, esistono poi altri codici di raccomandate Nexive che non sono attribuibili in maniera precisa a un determinato mittente. Tra questi ci sono: t103, t30, x00041, D14193, Eq725, 01, 07 e 07 at.
Tracking raccomandata Nexive
Premesso che, l’intento della società postale in questione è di garantire la consegna delle raccomandate Nexive non oltre i 5 giorni lavorativi (perlomeno secondo il 95% delle spedizioni), tra le caratteristiche della raccomandata Nexive, la più vantaggiosa è sicuramente il poterle tracciare on line usufruendo del codice raccomandata.
Ciò si traduce nella possibilità di conoscere lo stato delle nostre raccomandate Nexive dal momento della spedizione fino alla consegna, quando vogliamo e ovunque ci troviamo.
Dal punto di vista tecnico-operativo, i corrieri vengono muniti di palmari collegati a un database centrale che a sua volta comunica le informazioni visibili su tracking on line. La mattina o il tardo pomeriggio sono le fasi del giorno consigliate per il controllo delle nostre raccomandate Nexive.
A questo punto è comprensibile che una buona parte di voi si starà chiedendo: Va bene ma cosa devo fare per avere traccia della mia raccomandata Nexive?
Nei punti che seguono vediamo prima, la procedura di tracking di una raccomandata Nexive dal punto di vista pratico e subito dopo, come poter scoprire, o per lo meno dedurre, il mittente delle raccomandate Nexive proprio attraverso l’iter di tracciamento.
Traccia la raccomandata Nexive
Accediamo al sito di Poste Italiane alla sezione dedicata a Nexive. Digitiamo nella finestra “Ricerca Barcode” il codice a barra di tracciamento di 15 cifre indicato al momento dell’invio della raccomandata sull’avviso di giacenza e clicchiamo sul tasto “trova”.
Nota a parte, è possibile, in alternativa, attivare la ricerca inserendo sia il codice cliente (alfanumerico composto da 6 cifre) che il riferimento cliente (solo numerico di 5 cifre).
Una volta inserito il codice a barra relativo alla nostra raccomandata e aver premuto su “cerca” ci apparirà una nuova finestra dove possiamo osservare i diversi stati di tracciamento della raccomandata Nexive:
- Presa in carico: Nexive sta gestendo la raccomandata;
- In transito: la raccomandata è presente all’interno del mezzo di trasporto targato Nexive;
- In lavorazione: filiale di zona: fase intermedia nella quale la succursale di zona gestisce la raccomandata Nexive;
- In consegna: entro quella giornata il corriere si premunirà di consegnare la raccomandata Nexive;
- Non consegnato: in caso di consegna non riuscita, il postino torna il giorno successivo. Se fallisce anche il secondo tentativo, saremo noi destinatari a dover pagare per il ritiro della raccomandata Nexive;
- Consegnato: la raccomandata Nexive è giunta nelle nostre mani
Ad ogni modo per qualunque problematica, Nexive raccomandate mette a disposizione dei canali di supporto contattando, anche in tal caso, il Servizio clienti di Poste Italiane: 803.160
Scopri il mittente della raccomandata Nexive
Quando riceviamo una raccomandata firmata Poste Italiane ci basta verificare le cifre presenti nella prima parte del codice per riuscire a profilare il suo mittente o comunque delineare il contenuto della raccomandata.
Diversamente per le raccomandate Nexive non abbiamo gli stessi vantaggi. Le cifre che compongono il codice a barra consentono difficilmente di scoprire il mittente in quanto non corrispondono a un significato preciso. Inoltre e spesso, vengono variate.
Alla luce di ciò, esiste un solo stratagemma di cui possiamo servirci per disegnare l’identikit del mittente della raccomandata Nexive ricevuta.
Affidandoci al codice incorporato alla raccomandata Nexive, indaghiamo prima sul tracking. Una volta scorporato, possiamo evincere il mittente ricorrendo al luogo di partenza e alla sua presumibile causale.
Per la prassi, tornando alla fase precedente, una volta inserito il codice di raccomandata Nexive o eventuale codice cliente/riferimento cliente, i dati vengono elaborati dal portale e si vedranno apparire due contenitori, uno a sinistra e l’altro a destra.
L’identificativo di Nexive come operatore postale, la data di spedizione, la sede di partenza e la meta di arrivo sono riportati nel contenitore di sinistra. Nel raccoglitore di destra vi sono altre specifiche tra cui la causale della raccomandata.
L’insieme di queste informazioni ci permette di abbozzare sia il contenuto sia colui (privato o pubblico) che ha fatto recapitare la raccomandata Nexive al nostro indirizzo, nello specifico dalla filiale di accettazione e dalla causale.
Arrivati alla conclusione di queste righe informative su Nexive raccomandate abbiamo constatato insieme come il mercato della posta nel nostro paese è in continua evoluzione. Grazie a Nexive raccomandate e alla sua fusione con Poste Italiane tale cambiamento è senza dubbio palpabile.
Ecco che, al giorno d’oggi, possiamo inviare o ricevere multe o informative istituzionali tanto da Poste Italiane quanto da Nexive raccomandate. Pertanto, è nostro interesse quotidiano prendere confidenza con quest’ultima e le sue caratteristiche peculiari: i codici personali di riconoscimento (differenti da quelli di poste italiane); il contenuto della raccomandata Nexive intuibile dalla decodifica di un certo codice; il poter visionare una raccomandata Nexive scaricandola a sistema senza l’obbligo di recuperarla a mano e il processo di tracking che forse, più di tutti, riflette al meglio quell’evoluzione sopracitata facendoci conoscere i diversi stadi di tracciamento di una raccomandata Nexive e il suo speditore benché con certezza non sempre assoluta.
Desideriamo lasciarvi con un consiglio di riflessione per farvi intravedere un po’ di umanità all’interno della società in cui viviamo sommersa di tecnologia, in tutto e per tutto.
Viviamo in un mondo sempre più fluido dove le distanze e le differenze tendono ad essere accorciate anche per mezzo di una maggiore collaborazione, se non fusione, tra tradizione e innovazione.
Nexive raccomandate è senza dubbio un testimone chiave di tale cambiamento nel suo settore di riferimento; il processo di trasmissione di contenuti postali da mittente a ricevente affianca sempre di più il sistema tradizionale cartaceo con quello digitale.
Ecco che, non sempre, l’innovazione tecnologica si traduce con una maggiore disumanità. Con Nexive raccomandate, la relazione tra cittadini, aziende e pubblica amministrazione perde in complicatezza e distanza ma acquista in semplicità, brevità e intuito facendoci sentire più vicini al reparto istituzionale e amministrativo del nostro paese e più nello specifico della nostra città. E questo in ogni caso, a prescindere dal fatto che la raccomodata Nexive sia portatrice di una notizia a nostro favore o meno.
Analizzando tale riflessione in senso più ampio e in quanto uomini e cittadini ragionevoli, siamo in grado di riconoscere quel salto di qualità non sentendoci più dei corpi estranei, dei satelliti lontani ma parti attive e presenti all’interno di una realtà dove si annida quella famosa educazione civica fatta di regole, di leggi e di burocrazia con la quale dobbiamo condividere ogni giorno.
Miglior fish and chips Londra: ecco dove mangiarlo
/0 Commenti/in Tempo libero /da Riccardo MartinelliGuida ai migliori fish and chips a Londra
Se stai visitando Londra e hai un certo appetito, non può mancare ovviamente il fish and chips: il piatto più rappresentativo della cucina britannica e uno dei street food più conosciuti al mondo. Una pietanza economicamente accessibile, dalle 7 alle 10 sterline (tra gli 8 e i 12 euro) a base di pesce e patatine entrambi fritti. Una coppia gustosa e croccante, che troverai ad ogni angolo della capitale inglese e del Regno Unito, con oltre 10.500 punti vendita denominati chippy. Prima di consigliarti i migliori fish and chips a Londra, scopriamo brevemente le origini di questa golosa ricetta.
Storia del fish and chips
La storia del fish and chips ha diverse teorie sulla sua nascita, la più accreditata è quella dei rifugiati ebrei sefarditi del XVI e XVII secolo, in arrivo dal Portogallo e dalla Spagna, che avrebbero introdotto sull’isola la tradizione del pesce fritto da mangiare in piedi o a passeggio.
Una vivanda da poter consumare anche il giorno successivo alla preparazione, e quindi ideale per le famiglie ebree che non potendo cucinare durante il Sabbath ebraico, che inizia il venerdì sera al tramonto e termina il sabato sempre al tramonto, preparavano il cibo il pomeriggio del venerdì per averlo pronto da mangiare nelle 24 ore successive.
Tradizionalmente, si utilizzava il pesce bianco come il merluzzo, in quanto facilmente reperibile ed economico, immerso in una pastella di farina e acqua e fritto nell’olio. Oggi si usano diverse qualità di pesci bianchi e non solo.
Le patatine fritte invece nascono come piatto caratteristico del Belgio, poco distante dalle coste dell’Inghilterra. Una preparazione che sembra essere nata per necessità, poiché in inverno con il Mosa ghiacciato, non si poteva pescare e quindi le chips sostituivano il pesce fritto ricordandolo, essendo modellate e tagliate per lungo.
Il fish and chips, simbolicamente, rappresentava uno sfizioso strappo alla regola per la working class, la classe operaia, da concedersi di tanto in tanto come alternativa ai monotoni e modesti piatti che la dieta quotidiana riservava loro. Successivamente, si diffusero chioschi in tutto il paese.
Questa tipo di pietanza rappresentò un’ancora di salvezza per la popolazione nei periodi di carestia della Seconda Guerra Mondiale, poiché fu uno dei pochi alimenti a non essere razionato, e quindi, a sopravvivere.
Resta un mistero su chi sia l’ideatore di questa combo vincente. Secondo una leggenda sarebbe stato un noto imprenditore del nord, un certo John Less in un rifugio al Mossley Market di Lanchashire, ma il primo negozio riconosciuto ufficialmente di fish and chips a Londra fu di Joseph Malin nel 1860, un immigrato ebreo dell’Est London.
I migliori fish and chips a Londra
Come detto in precedenza, i migliori ristoranti che servono il tradizionale fish and chips si trovano letteralmente ad ogni angolo della capitale britannica. Ma non tutti sono uguali, e non sempre è facile sapere con sicurezza, se un determinato locale si rivelerà un successo o una delusione. Nessun problema, per questo ci siamo noi. Scopriamo insieme i migliori ristoranti o chippy, dove trovare il miglior fish and chips di Londra.
Rock & Sole Plaice
Non potevamo che iniziare con il Rock & Sole Plaice, il fish and chips più antico della città, fondato nel lontano 1871. Il pesce fresco e locale è preparato seguendo l’originale ricetta di 153 anni fa, con una panatura poco unta, fragrante, leggera e croccante, per un piatto dalla qualità straripante.
Con un arredamento semplice come alle origini, si presenta con pareti di mattonelle bianche, costellate da decoupage di varie fotografie con tavoli di legno chiaro e sedie color ocra. Il ristorante si sviluppa su due piani, con a disposizione anche un dehor per poter mangiare comodamente all’aperto, a pranzo e cena, circondati dall’incantevole e turistico quartiere di Covent Garden.
Dove e come arrivare
Rock & Sole Plaice si trova al numero 47 di Endell Street. Metro: linea Piccadilly, stazione Covent Garden.
Golden Hind
Un’ altro fish and chips di vecchia data è il Golden Hind, che prende il suo nome da un famoso galeone inglese del XVI secolo. Attivo da più di 100 anni, fu inaugurato nel 1914 e da allora non delude mai. Uno stile di un’eleganza semplice, pareti color indaco, lampade a muro dallo stile classico, sporadiche fotografie d’epoca incorniciate e tavolini quadrati di legno scuro.
Molti londinesi e turisti concordano nell’affermare che sia il miglior fish and chips di Londra. Il pesce fresco, proveniente dal Grimsby Market, viene servito fritto o cotto al vapore, risultando ancora più leggero, ed accompagnato da dorate e golose patatine fritte.
Dove e come arrivare
Il Golden Hind si trova al numero 73 di Marylebone Lane. Metro: linee Central e Jubilee, stazione Bond Street.
Poppie’s Fish and Chips Camden
Poppie’s è una vera e propria istituzione per i londinesi. Il proprietario, Pat “Pop” Newman, iniziò a servire fish and chips a Londra nel 1952, quando aveva solo 11 anni. Molti anni dopo, Pat aprì il suo ristorante di fish and chips, il Poppie’s appunto. Alcuni anni dopo, visto l’enorme successo, un’altro Poppie’s venne inaugurato a Camden Town, dando vita ad una catena con quattro punti vendita in città.
Come l’originale, anche questo ristorante è arredato con uno stile anni ‘50, con un tocco marinaresco tra timoni appesi e modellini di barche. Pareti piastrellate bianche piene di manifesti d’epoca incorniciati, e con un tocco di verde che si estende anche alle sedie e ai tavolini di legno. Le uniformi del personale dal gusto decisamente retro, riflettono lo stile del locale.
Poppie’s fa venire l’acquolina in bocca, per il suo sublime fish and chips preparato secondo la migliore tradizione dell’ East End.
Il pesce fresco, rifornito da un piccolo produttore locale che utilizza pratiche di pesca ecosostenibili, è racchiuso in una leggera e golosa crosticina croccante come le dorate patatine fritte. E il tutto potrete gustarlo accompagnati dalla musica swing, emessa dal jukeboxe, che suona in sottofondo.
Dove e come arrivare
Poppie’s Fish and Chips Camden si trova al numero 30 di Hawley Crescent. Metro: linea Northern, stazione Camden Town. Gli altri tre locali sono situati a Soho, Spitalfields e a Portobello Road.
Golden Union Fish Bar
Il Golden Union Fish Bar è un altro rinomato fish and chips di Londra. Un ristorante dallo stile semplice e discreto senza guizzi estetici. Le pareti bianche e piastrellate sono ricoperte a metà da pannelli di legno chiaro, con diversi punti luce sul soffitto, e un’insegna luminosa interna, di colore giallo, con su scritto il nome del locale.
Per la preparazione vengono usate diverse varietà di pesce, come il pregiato black cod, un merluzzo nero dalla polpa bianchissima, o l’haddock conosciuto come eglefino. La crosticina risulta decisamente croccante e gustosa, grazie alla caratteristica pastella alla birra. Le patate arrivano da un produttore locale dell’East Anglia, e sono fritte una sola volta come vuole la tradizione.
Dove e come arrivare
Il Golden Union Fish Bar si trova a Soho al numero 38 di Poland Street. Metro: linee Bakerloo, Central e Victoria, stazione Oxford Circus.
Sutton & Sons Fish and Chips
Un’altra famosa catena, composta da tre locali, di fish and chips a Londra è il Sutton & Sons Fish and Chips. Un ristorante a conduzione familiare che ha saputo coniugare tradizione e innovazione: aperto nel 1998, il locale si presenta semplice e accogliente, sviluppandosi in lunghezza.
Da una parte il lungo bancone, dall’altra ampi tavoli in legno, attaccati alla bianca parete piastrellata, che a metà si interrompe con una linea di mattonelle blu, dando spazio ad un grande murales, che raffigura vari monumenti della capitale dell’Inghilterra.
Il menù è quello tradizionale dei classici fish and chips, ma con qualche aggiunta, e comprende sia filetti di merluzzo, black cod e haddock, ma anche scampi impanati e fritti e altri pesci grigliati, accompagnati dalle immancabili e croccanti patatine fritte con contorno di verdure.
Dove e come arrivare
Sutton & Sons Fish and Chips si trova a Stoke Newington, al 356 di Essex Road. Metro: linea Victoria, stazione Highbury & Islingotn. Gli altri due locali sono situati a Islington e Hackney Central.
Miglior fish and chips di Londra, quale hai scelto?
Dopo questa lista di fish and chips a Londra, non avrai l’imbarazzo della scelta, ti troverai proprio in difficoltà su quale chippy scegliere. Perché abbiamo selezionato solo il meglio, e sta a te incoronare il miglior fish and chips della capitale.
Se l’articolo ti ha soddisfatto e ti ha aiutato nella scelta, lascia un commento o una domanda sull’argomento trattato sotto il testo, nella sezione apposita.
Torte Sacher a Vienna: ecco dove mangiarle
/0 Commenti/in Recensioni e consigli /da Daniela CartaDove mangiare la torta Sacher di Vienna originale
La torta Sacher o Sachertorte in tedesco è un simbolo indiscusso della pasticceria viennese e fare un viaggio a Vienna senza assaggiarne una originale sarebbe davvero un peccato. In questo articolo, esploreremo la storia, la ricetta della torta Sacher e, soprattutto i migliori posti a Vienna dove potrai gustare la deliziosa torte Sacher originale e vivere un’esperienza unica. Scopri i più celebri caffè storici per assaporare la torta Sacher originale a Vienna e non solo! Un viaggio nel cuore della capitale austriaca e della sua pasticceria tipica.
La storia delle torte Sacher di Vienna
La SacherTorte originale è nata nel lontano 1832 dall’intuizione del giovane apprendista pasticciere Franz Sacher dal quale prende il nome. Il giovane pasticciere appena sedicenne si trovò un giorno a dover sostituire il capo pasticciere, quel giorno malato, e a improvvisare la ricetta di un nuovo dolce con i pochi ingredienti che aveva a disposizione.
La torta era stata commissionata dal principe Klemens von Metternich (al tempo cancelliere dell’Impero Asburgico) per un’importante cena di gala nel suo palazzo e per degli ospiti speciali. “Dass er mir aber keine Schand’ macht, heut’ Abend!“, ovvero “Non mi fate vergognare questa sera!“ disse.
Le sue aspettative non furono deluse anzi, la torta riscosse un grande successo e da allora segnò l’inizio della brillante carriera del giovane Sacher e della sua famiglia diventando nel tempo il simbolo della cultura gastronomica austriaca e uno dei dolci più famosi e copiati al mondo.
Torta Sacher Vienna: la ricetta originale
In verità l’esatta ricetta della SacherTorte originale di Vienna è custodita gelosamente dalla pasticcera in una cassaforte dell’Hotel Sacher che ne rivendica la paternità. Questa storica pasticceria è l’unica che può servire ufficialmente il dolce con il marchio “Originale Sacher Torte” con il sigillo rotondo a indicare proprio l’utilizzo della ricetta della torta Sacher originale.
Ciò nonostante, le ricette che propongono i vari celebri caffè e le pasticcerie storiche di Vienna ottengono un risultato estremamente simile all’originale e, anche se con qualche variante, riescono a competere con la torta originale in qualità ed eccellenza.
La sua ricetta base è composta da pochi e semplici ingredienti quali uova, burro, farina 00, zucchero e ovviamente cacao e cioccolato fondente oltre alla confettura di albicocca. La torta Sacher originale prevede infatti un soffice pan di Spagna al cioccolato diviso in due al centro per essere bagnato da un’eccellente marmellata di albicocche che le dona un tono di freschezza.
All’esterno viene ricoperta su tutta la sua superficie dalla stessa marmellata di albicocche, metodo che in pasticceria si chiama “apricottatura” e sopra viene aggiunta una glassa semi-croccante fatta di cioccolato fondente detta “ganache”. La sua temperatura ideale va dai 16° ai 18°. Viene servita come da tradizione con un ciuffo di panna montata non zuccherata per smorzare la dolcezza della torta stessa e accompagnata da una tazza di caffè o tè.
Dove mangiare la vera torta Sacher a Vienna
A Vienna ci sono centinaia di caffè storici e pasticcerie dove poterne gustare di così eccellenti da poter competere con le torte Sacher originali. Ecco alcuni dei migliori caffè storici dove poter assaporare la celebre torta Sacher e fare un viaggio nel passato:
Hotel Sacher Philharmoniker Str. 4
Il luogo più celebre per gustare la torta Sacher originale è senza dubbio il già menzionato Café Sacher dell’omonimo hotel. Fu fondato nel 1876 da Eduard Sacher, figlio di Franz e in seguito gestito dalla moglie Anne che a soli 23 anni ne mantenne la fama e lo fece diventare il fulcro della cultura d’élite a Vienna. Quando morì, l’hotel fu preso in gestione dalla famiglia Gürtler che lo gestisce ancora oggi.
L’hotel è l’ unico albergo di lusso a gestione familiare a Vienna. Si dice che oggi sia l’unico a riprodurre la ricetta autentica al 100% (che rimane un geloso segreto), e che ne produca artigianalmente oltre 270.000 pezzi all’anno, acquistabili anche online oltre che in loco e negli altri caffè di Innsbruck, Salisburgo e Graz.
Varcare la soglia del caffè è come fare un tuffo nel passato: lampadari di cristallo, divani in velluto e un’atmosfera che ti trasporta direttamente nella Vienna di un tempo.
Il caffè è aperto tutti i giorni dalle 7 alle 23 e offre anche una vista spettacolare del Teatro dell’Opera di Vienna. È consigliabile prenotare tramite il loro sito ufficiale per evitare lunghe attese, specialmente nei fine settimana o nelle ore prima e dopo gli spettacoli del teatro. L’hotel è stato da poco ristrutturato ed è stato aggiunto un altro caffè: il Sacker Eck. Più moderno rispetto all’originale, anch’esso molto elegante e affollato.
Demel cafè Kohlmarkt 14
Un’altra opzione assai tradizionale è il Demel, una storica pasticceria di Vienna nata nel 1786. Pare che il figlio di Franz, Eduard Sacher, avesse lavorato qui per qualche tempo utilizzando la ricetta della torta Sacher originale del padre. Per questo motivo le due pasticcerie finirono in tribunale e la disputa per avere il diritto di chiamare la loro ricetta “originale” durò circa 10 anni.
Anche se la Demel perse la causa nel 1963 contro l’Hotel Sacher, la Sacher di Demel è comunque deliziosa e autentica e il caffè ha un’atmosfera retrò che vale la pena di essere visitata. Si trova a pochi passi dal museo dedicato all’imperatrice Sissi e dal maestoso Palazzo Imperiale Hofburg, il più grande della città e sede di residenza per più di 600 anni degli Asburgo. La pasticceria era nota infatti per essere il fornitore ufficiale della corte imperiale e pare che sia l’imperatore che Sissi andassero ghiotti dei loro dolci.
Anche qui c’è spesso un po’ di coda, ma all’ingresso si può visitare lo shop e acquistare i prodotti da asporto. Apre ogni giorno dalle 10 alle 19.
Café Diglas Wollzeile Str 10.
Nel cuore di Vienna, a pochi passi dal Stephansdom si trova il Cafè Diglas fondato nel 1876 e oggi frequentato sia da locali che da turisti. Spiccano la sua caratteristica facciata rosa e il particolare interno caratterizzato dai lampadari con le tazzine di caffè appese e le splendide lampade in tessuto.
Aperto dalle 8 alle 22.30 tutti i giorni.
Cafè Central Herrengasse Str 14
Altro celebre locale è il Café Central famoso perché era frequentato da personaggi illustri tra i quali Sigmund Freud, Adolf Loos e Leon Trotsky oltre che da molti altri letterati, poeti e artisti del diciannovesimo secolo. Istituito intorno al 1876, il cafè Central si trova all’interno del Palais Ferstel, una sfarzosa casa padronale ispirata all’architettura veneziana del Trecento. Gli interni dagli archi a volta, i pavimenti in legno e le colonne in marmo regalano un’atmosfera elegante e raffinata.
Aperto dal lunedì al sabato dalle 8 alle 22 e la domenica e i giorni festivi dalle 10 alle 22.
Gerstner K.u.K Kärntner Str
Un’altra istituzione viennese famosa per la sua pasticceria di alta qualità è il Gernstner. Il caffè prende il nome dal suo fondatore che la istituì nel 1847 nella parte centrale della città. Anch’esso prossimo al Teatro dell’Opera (è vicino al Cafè Sacher), il Gernstner come il Diglas è conosciuto per essere stato per anni la pasticceria ufficiale della casa imperiale come denota la sua sigla K.u.K che significa “imperiale e regio”. Il locale a tre piani presenta al primo lo shop, al secondo il cafè e al terzo il ristorante.
Aperto tutti i giorni dalle 10 alle 20, possiede anche un bel giardino all’esterno dove poter gustare i loro prodotti quando il tempo lo permette.
Oberlaa Währinger Str 108
La Kurkonditorei Oberlaa è una pasticceria meno conosciuta ma altrettanto apprezzata per la sua torta Sacher. Situata nella tranquilla piazza Neuer Markt, offre un’ampia varietà di dolci e un’atmosfera accogliente e meno turistica. Per chi vuol spendere meno rispetto al costoso centro di Vienna questa è una validissima alternativa. I suoi orari di apertura sono dalle 8.30 alle 19 tutti i giorni.
Torte Sacher Vienna: quanto costa?
La Sachertorte originale a Vienna non è di certo una torta economica. Il prezzo per una fetta di torta Sacher a Vienna può andare dai 5 ai 10 euro ma varia a seconda di dove si acquista. Al Cafè Sacher il prezzo per una fetta con della panna montata è di 9.90 euro bevanda calda esclusa, ma essendo il caffè che vanta di essere l’unico a poter utilizzare il marchio “Original Sacher Torte”, non stupisce che i prezzi siano alti. Anche il Demel (che vanta invece di poter utilizzare il sigillo triangolare che riporta la scritta “Eduard-Sacher-Torte” per la sua torta Sacher originale) ha un prezzo simile.
Qui la fetta ha un costo di 8.50 senza bevanda e 7.50 euro per quella da asporto. Negli altri caffè il suo costo può essere leggermente inferiore. Al Diglas, al Central Cafè e al Gerstner Cafè il costo per una fetta del dolce tipico austriaco si aggira intorno alle 7 euro. All’Oberlaa Cafè (meno turistico e meno centrale degli altri) invece i prezzi sono più economici rispetto agli altri; una fetta di torta costa intorno alle 5 euro.
Insomma….
Assaggiare la torta Sacher a Vienna è un’esperienza che ogni appassionato di dolci e di viaggi dovrebbe fare almeno una volta nella vita!
Tuttavia, non si tratta solo di un momento culinario, ma un’opportunità per immergersi nella cultura viennese e scoprire la storia e le tradizioni che circondano la regina delle torte viennesi e della pasticceria austroungarica.
Riconosciuta come uno dei migliori dolci in tutto il mondo, la sua fama è diventata tale che gli austriaci hanno deciso di dedicare il 5 dicembre di ogni anno alla sua commemorazione con il Sacher Torte Day.
Ogni caffè menzionato in questo articolo offre un-interpretazione propria di questa eccellenza dolciaria, ma tutti condividono la stessa passione per la qualità, la storia e la tradizione austriaca.
Quando andrai a Vienna, ti consiglio di non fermarti solamente all’assaggio della torte Sacher originale, ma di provare anche altri dolci della tradizione austroungarica che sono davvero eccellenti e hanno fatto la storia della pasticceria europea.
Quale di questi posti ti piacerebbe visitare per provare la torta Sacher originale? Sei pronto a intraprendere un viaggio del gusto a Vienna? Scegli i tuoi caffè preferiti e preparati a vivere un’esperienza indimenticabile!
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/0 Commenti/in L'altra politica /da Riccardo MartinelliRistorante tipico piemontese a Torino: ecco dove andare
/0 Commenti/in Recensioni e consigli, Uncategorized /da Rossella GuarneriI migliori ristoranti con cucina tipica piemontese a Torino
Se passeggiando incontrate un Lagotto romagnolo con il naso all’ingiù che cerca qualcosa tra l’erba e le foglie, vuol dire che siete nel posto giusto! Sta cercando il prelibato tartufo bianco, o più etimologicamente tuber magnatum, il diamante della cucina tipica piemontese per eccellenza. Delle zone di Acqualagna e Alba, dove si svolge la magnifica manifestazione della Fiera del tartufo bianco. Visto che già siete qui, fermatevi in un ristorante piemontese a Torino, chiedete del tartufo bianco ed assaggiatelo!
Perché il ristorante piemontese a Torino è l’idea giusta?
Quando visiti un luogo o vai in una città anche vicina alla tua, ma che ancora non conosci, tendi a cercare ristoranti che siano frequentati dalla gente del posto. Che conoscano la vera tradizione.
Ecco che un ristorante tipico piemontese, Torino con le sue osterie o trattorie, che propone una cucina piemontese, sarà la scelta giusta per voi. E dove andare se non in una delle tipiche “piole”?
La piola è uno di quei luoghi dove trovi l’unica e inconfondibile cucina piemontese, non è solo un ristorante piemontese, Torino vanta di questi luoghi dove si mescola la tradizione e la convivialità tipica del piemontese, e l’innovazione di menù rivisitati da chef di nuova generazione, che sperimentano piatti creativi ma sempre mantenendo quel gusto originario.
Non fatevi ingannare dalle insegne! Quelle rimangono storiche, per tutelare così il ricordo olfattivo e il sapore di una volta. L’atmosfera familiare vi accompagnerà all’interno dell’identità, di un ristorante piemontese a Torino.
Magari accolti dall’oste in persona, che vi illustrerà le portate più ricercate ma consigliando anche piatti della cucina piemontese da osare, accanto ad un buon vino rosso, come un barbera o un dolcetto o una caraffa di vino della casa, e non mancheranno di certo i tipici grissini torinesi: i “rubatà”.
Ristorante con cucina tipica piemontese Torino: cosa assaggiare?
La cucina piemontese è ricca di sapori decisi e forti, con piatti a base di carne e di selvaggina, paste ripiene e antipasti ricchi. Famosa per gli agnolotti e il brasato, il bollito misto e la bagna cauda, la polenta e i plin.
La cucina piemontese riflette la sua particolare posizione geografica al confine con la Francia, la Valle d’Aosta, la Svizzera, La Lombardia e la Liguria, unificando le tradizioni culinarie delle diverse culture, per ottenere una cucina ricca ed eccezionalmente eterogenea.
Tra la pianura della coltivazione del riso della Lombardia e la zona più collinare piemontese, dove derivano appunto il tartufo bianco d’ Alba e il pregiato Fassone, e da una fascia alpina ricca di laghi e montagne, si dà vita a piatti di grande ammirazione.
Perché è da questa varietà di paesaggi e terre dai molteplici prodotti, che nascono piatti gastronomici di vasta scelta, a seconda di ogni singolo gusto e piacere della tavola: dalla carne, al pesce di lago, dalla pasta tirata a mano alla incredibile offerta di formaggi come tome e robiole, e poi ancora verdure con brasati, dolci e vini di una grande tradizione vinicola italiana.
Ti ho incuriosito? Allora non ti resta che dare un’occhiata ai ristoranti piemontesi a Torino che ti sto per consigliare. Seguimi!
I 10 migliori ristoranti piemontesi a Torino
Dalle osterie alle stelle Michelin. A Torino puoi trovare il ristorante piemontese giusto, che fa per te. Ecco un elenco di ristoranti piemontesi a Torino che puoi consultare e scegliere per la tua cena romantica o di passaggio.
1 Madama Piola
Madama Piola, l’esatto connubio di una cucina raffinata con un cuore tradizionale, che racchiude veramente il ricordo familiare e che gli chef restituiscono attraverso la memoria dei loro nonni. In più questo ristorante piemontese, a Torino centro, offre una vasta cantina. Tra le loro proposte di cucina piemontese troverete i brodi di carne, di funghi, burro e salvia, e i bolliti di lingua, cotechino o gallina. Il menù varia a seconda della stagione, quindi non potrete che trovare prodotti di alta qualità.
Info: via Ormea, 6/bis Torino
Prezzo medio 35 €
2 Piola da Cianci
Piola da Cianci, che attrae per la sua sala tutta decorata da poster vintage e la possibilità di accomodarsi in una terrazza. Dagli antipasti come la battuta di Fassona e il vitel tonné, i tajarin di carne e verdura, alla lonza alla senape e per dessert, il tipico bonet a base di cacao e amaretti secchi. Essendo questo a Torino, un ristorante piemontese molto ricercato vi consiglio di prenotare molto prima, soprattutto la domenica, quando le file chilometriche occupano la strada.
Info: Largo IV Marzo, 9/B Torino
Prezzo medio 25 €
3 Ristorante Consorzio
Ristorante Consorzio, alla ricerca dei ristoranti piemontesi a Torino, questo lo riconosci dall’insegna che raffigura un toro che insegue un lampione rosso, un disegno come ce ne sono tanti nella sala. Ambiente accogliente e giovanile dove puoi scegliere un menù degustazione o à la carte. Tra i loro piatti particolari, vi consiglio i Ravioles ai porri di Cervere, Toma del Lait Brusc e nocciole e la Costata di bue di razza piemontese Fassona.
Info: via Monte di Pietà 23, Torino
Prezzo medio 45/50 €
4 Antiche sere
Antiche sere, se volete allontanarvi dai ristoranti piemontesi di Torino centro e dal solito giro turistico, consiglio questo posto assolutamente tranquillo composto da tre salette e che in estate offre la possibilità di mangiare in un giardino esterno con tanto di viti che scendono dalla tettoia, immergendosi in un ambiente di campagna. Segnalato dalla guida Michelin, per il servizio di un’oca in umido con le verze, il tapulon ovvero uno spezzatino di carne di asino sminuzzata e la panna cotta.
Info: via Cenischina 9, Torino
Prezzo medio 30/40 €
5 Terrazza 1883
Terrazza 1883, ristorante piemontese a Torino di uno dei circoli remieri più antichi d’Italia, ideale per la tua serata romantica ai bordi del Po. Una location che merita sia un aperitivo che una cena, soprattutto in primavera e in estate. Ma che possiede anche una sala interna. Rinomata per i drink con prodotti del panorama della mixology, se quello che cercate è qualcosa di piu’ sfizioso, questo è il posto che fa per voi. Taglieri di salumi e formaggi e molti piatti da portata tradizionali.
Info: corso Moncalieri 22, Torino
Prezzo medio aperitivo 15 € / cena 30 €
6 Albergo Ristorante San Giors
Albergo Ristorante San Giors, questo ve lo segnalo per fare un tuffo nel passato, un albergo ristorante piemontese del 1815 conosciuto a Torino anche con il nome Ponte Dora. Dal personale cortese e professionale in un’atmosfera tra art deco e contemporaneo. Se chiedi un bollito misto, loro ti servono il vero bollito misto composto da “nove tagli” con muscolo, testina, scaramella, lingua, brutto e buono, coda, cotechino, gallina e salame di turgia. Tutto accompagnato da sette salse, due contorni e un assaggio di plin da immergere nel brodo caldo.
Info: via Borgo Dora 3/A, Torino
Prezzo medio 30/40 €
7 La Cloche 1967
La Cloche 1967, un ristorante piemontese tramandato dai nonni a i nipoti, a Torino è riconosciuto per la generazione che parte dalla tradizione fino al confronto con il moderno. In una location particolare poiché si trova alle pendici delle colline torinesi. I fratelli Riccardo e Alberto vi accoglieranno e vi proporranno il loro menù, con la battuta di Fassona al coltello accompagnata da tre salse o il dolce della cucina piemontese, il bunet.
Info: Strada al traforo di Pino 106, Torino
Prezzo medio 40/60 €
8 Almondo Nuovo
Almondo Nuovo, torniamo in pieno centro di Torino ed è proprio di nuova fattura questo ristorante piemontese. Nato da pochissimo, ha già conquistato la sua ottima recensione Michelin. Dal design industriale, semplice e pulito, con piante che ossigenano la sala, vi farà sentire come a casa. Servendo piatti della cucina piemontese e piatti derivanti da ogni dove dell’Italia, così come lo è l’intero staff che ci lavora. Dagli scialatelli ai frutti di mare, ai plin e allo zabaione con torta langarola, ed è stata riconosciuta dall’associazione AIC per i suoi piatti accuratamente senza glutine. Anche il loro sito vi stupirà, accogliente e familiare, guardatelo con i vostri stessi occhi https://almondotrattoria.it/almondo/
Info: piazza grande madre di Dio 2/L, Torino
via Giuseppe Mazzini 12/A (per i celiaci)
Prezzo medio 30/40 €
9 Fratelli Bruzzone
Fratelli Bruzzone, un vero e proprio laboratorio della cucina piemontese homemade, perché puoi vedere i loro prodotti scelti, di stagione e della regione, direttamente sul banco che trovi in sala. Una storia al passo coi tempi, perché vincono il premio “Miglior impresa che comunica” vantando di grandi collaborazioni con Alcott, RedBull, Martini e l’Università di Torino. Per ricevere anche il premio “Migliori Agnolotti di Torino”. E potrete provare i Tomini al verde, i Tajarin e la Trippa alla moda di Moncalieri.
Info: via Maria Vittoria 34/A, Torino
Prezzo medio 30 €
10 Condividere
Condividere, qui saliamo proprio di qualità, perché non assaggerete semplice cucina piemontese, ma vivrete una vera e propria esperienza. Per iniziare avrete la bellissima occasione di mangiare in un ristorante piemontese a Torino, allestito con la scenografia di Dante Ferretti, e sarete accolti da un’elegantissima brigata di sala. Offrendo tre menù denominati Classici, Festival e Gran Festival e per il dolce c’è una stanza dedicata. Per questo ha ottenuto una stella Michelin.
Info: via Bologna 20, Torino
Prezzo medio 90/140 €
La tavola è convivialità, gusto, esperienza, cercare un ristorante piemontese, tra i migliori a Torino non è semplice, Torino centro ne è piena. L’Italia è avvolta dalla buona cucina e proprio come disse Federico Fellini “La vita è una combinazione di pasta e magia”. Basta trovare la combinazione giusta per voi!
Cimici da letto: come riconoscerle ed eliminarle
/0 Commenti/in Attualità /da Elena CiunfriniCome riconoscere le cimici da letto in casa
Non siamo soli. Le nostre case pullulano di vita. Anche quando abbiamo salutato tutti e chiuso la porta, un intero ecosistema ci accompagna giorno e notte fra le pareti della nostra casa. Fra questi ospiti più o meno graditi ce n’è uno che senz’altro non pecca in discrezione: le cimici da letto!
Cosa sono le cimici da letto?
Le cimici da letto sono piccoli, insetti infestanti privi di ali che vivono in ambienti chiusi, prevalentemente nelle camere da letto, fra le crepe dei muri e soprattutto nei pressi delle cuciture dei materassi. Di colore rosso scuro-marroncino, hanno il corpo schiacciato che permette loro di infilarsi in spazi stretti e nascosti alla vista. Le cimici da letto sono insetti gregari, vivono in gruppi composti da diverse centinaia di individui . Trovarne una significa avere una colonia ben fornita con cui condividere il nostro spazio. Poco attive di giorno, quando restano nascoste e immobili, si rianimano durante la notte quando vanno in giro alla ricerca del loro cibo: il nostro sangue. Le cimici da letto sono infatti insetti emetofagi. La loro unica fonte di sostentamento è il sangue di animali a sangue caldo, primo fra tutti l’uomo. Questi insetti sono attratti dall’odore dell’anidride carbonica che emettiamo durante il sonno e proprio per questo motivo i nostri letti sono il luogo ideale in cui vivere, nutrirsi e riprodursi.
Cimici da letto, come riconoscerle
Se è vero che le cimici da letto hanno un colore scuro, in pieno contrasto col candore di materassi e lenzuola, e che, seppur piccole, si possono tranquillamente distinguere ad occhio nudo, le loro abitudini notturne e la loro capacità di nascondersi negli anfratti più remoti fa si che la loro presenza resti segreta per parecchio tempo.
Ma allora come facciamo a sapere se la nostra casa è infestata dalle cimici da letto? Come facciamo a riconoscerle? Non le vedremo mai camminare per casa, non le sentiremo strisciare o fare rumore, ma possiamo stare certi che quando siamo stesi a letto, serenamente addormentati, le cimici da letto camminano sui nostri corpi alla ricerca di un punto da mordere per succhiarci il sangue.
Riconoscere le punture
Le cimici da letto pungono prevalentemente le parti scoperte del corpo come viso , collo gambe e braccia. Se al mattino vi svegliate con una serie di macchioline rosse e pruriginose, quasi sicuramente siete stati il banchetto delle cimici da letto. Come riconoscerle in maniera sicura? Gli insetti che pungono l uomo sono diversi: zanzare, tafani, pulci… La lista è lunga e tutti, come è logico pensare, pungono quando il nostro stato di allerta è basso o nullo, come durante il sonno, e prevalentemente nelle aree del corpo non protette dai vestiti. Ma le cimici da letto, questi poco seducenti vampiri kafkiani in miniatura, hanno la fastidiosa abitudine di spostarsi in linea retta lungo la porzione di pelle da cui stanno attingendo, creando così una fila di morsi consecutivi, uno dopo l’altro. La stessa singola cimice può mordere anche cinque o sei volte prima di definirsi sazia. Le cimici da letto si spostano per trovare il punto migliore da mordere o semplicemente perché disturbate dai nostri movimenti involontari durante il sonno.
Uova da cimici da letto
Oltre alle tracce sul nostro corpo, le cimici da letto lasciano chiari segni della loro presenza nell’ambiente in cui vivono. Essendo insetti particolarmente prolifici, non sarà difficile trovare le loro uova. Una femmina, può deporre dalle 20 alle 50 uova alla volta ed arrivare a un totale di 500 uova nel corso della sua vita. Con un simile rapporto fra individui e nascite, si può capire quanto infestante possa essere questo insetto. Nel giro di un mese, le zone in cui vengono deposte le uova si espandono ben oltre i confini del materasso , andando a colonizzare ogni anfratto, ogni tessuto che presenti cuciture o pieghe che possano fornire rifugio.
Le uova da cimici da letto sono di colore grigio chiaro e molto piccole, della grandezza di circa un mm e di forma ovoidale. Vengono deposte inizialmente nelle stesse pieghe delle cuciture dei materassi in cui vivono le cimici stesse. Occorre armarsi di torcia e magari anche una lente per riuscire a vederle. Chiazze bianche numerose altro non sono che i residui di uova di cimici da letto dischiuse.
Gli escrementi delle cimici
Un altro elemento utile a determinare la presenza delle cimici da letto sono gli escrementi.
Gli escrementi delle cimici da letto sono macchioline nere molto piccole, e difficili da distinguere perché spesso vengono in parte assorbite dalla stoffa in cui sono deposte. Un polpastrello particolarmente sensibile può percepirne i leggeri rilievi, ma difficilmente saltano all’occhio senza una ricerca meticolosa. Bisogna anche ricordare che questi insetti sono ospiti molto irrispettosi e spesso dopo il pasto è possibile che gli escrementi delle cimici da letto vengano depositati direttamente sulla nostra pelle.
Sono pericolose le cimici da letto?
Dal momento che questi insetti entrano in contatto col nostro sangue, è lecito chiedersi se sono pericolose. Le cimici da letto non portano malattie e pertanto non sono pericolose per l’uomo.
Ciononostante la loro saliva contiene un agente irritante che rende i morsi pruriginosi. Questo effetto, oltre ad un evidente problema estetico, a seguito dell’eccessivo grattarsi può portare a micro lesioni cutanee da cui possono entrare altri batteri presenti nell’ambiente.
Cimici da letto e rimedi della nonna: sì o no?
Quando si parla di disinfestazione all’interno della casa in cui viviamo, l’idea di saturare il nostro ambiente con agenti chimici non sembra l’idea migliore. Ecco che allora si comincia a valutare la possibilità di usare sistemi alternativi. Ma eliminare le cimici da letto con i rimedi della nonna, per quanto eticamente affascinante, non dà i risultati sperati. Questi insetti infatti non hanno sostanze che li infastidiscono a tal punto da allontanarli o meglio distruggerli. Le cimici da letto si sono adattate molto bene nel corso dei secoli alle nostre abitazioni con tutto ciò che contengono, vivono in simbiosi con l’uomo e non c’è pianta, alimento, o profumo che abbia potere su di loro.
Olio di lavanda, olio di eucalipto, aceto, hanno un effetto molto blando: migliorano la situazione ma non la risolvono.
Lavare la biancheria sicuramente aiuta, ma non basta. È anche difficile pensare di poter lavare contemporaneamente tutta la stoffa presente in casa e ci sarà sempre un posto in cui le cimici da letto si possono rifugiare per poi ricominciare a riprodursi
Il vapore è senz’altro il metodo naturale più efficace, ma vale sempre il discorso fatto per gli altri: difficilmente si riuscirà a raggiungere ogni tana, ogni individuo, ogni uovo e quelli che rimangono continueranno a propagare l’infestazione.
A -23°C le cimici da letto muoiono in pochi minuti ma, a meno che non riusciate a trasportare casa vostra in Groenlandia in una notte di inverno, anche questa soluzione la dobbiamo scartare.
Data la velocità con cui si moltiplicano le cimici da letto, i rimedi della nonna sono una controproducente perdita di tempo che renderà solo più difficile eliminare un infestazione che da pochi individui ha ormai raggiunto le centinaia se non migliaia.
Cimici da letto: come eliminarle definitivamente.
Una volta appurato che la nostra casa è infestata da queste fastidiose creature notturne succhia sangue, per poter nuovamente dormire sonni tranquilli dobbiamo trovare una soluzione al problema.
Quando si tratta di cimici da letto come si fa a eliminarle?
Esistono in commercio diversi spray facilmente reperibili nei negozi specializzati o online. Hanno una buona efficacia :se l’infestazione è circoscritta e siete sicuri di aver individuato ogni possibile tana, risolverete il problema senza troppa fatica.
Nel caso delle cimici da letto, come eliminarle dipende soprattutto dalla gravità dell’infestazione. Se vi siete accorti troppo tardi del problema, l’unica alternativa che avete è chiamare un professionista. Potete scegliere una delle aziende specializzate in disinfestazioni della vostra città che in poche ore risolveranno il problema in maniera totale e definitiva.
Con le cimici da letto l’arma migliore è il tempismo. Agire subito dalla comparsa dei primi segni: alla prima puntura sospetta trovata al risveglio bisogna cercare la tana, le tracce, le uova di cimici da letto, gli escrementi di cimici da letto e provvedere subito a disinfestare la zona.
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