famiglia ostaggio

Famiglia giuliese ostaggio di banditi

Legati e minacciati con una pistola nella propria abitazione. Quattro rapinatori in fuga con oro e denaro.

Continua a leggere

Studente

“Editori teramani, uniamo le forze”

Enrico Santarelli, dopo l’attentato incendiario alla sua auto, dichiara: “Non mi sento nel mirino ma sono preoccupato”. E lancia un richiamo al mondo giornalistico

TERAMO – “Non mi sento nel mirino, ma sono preoccupato”. Con queste parole Enrico Santarelli, editore del mensile free-press Prima Pagina e legale rappresentante della Ecs Editori, ha descritto in conferenza stampa il suo stato d’animo dopo l’episodio di cronaca di cui è stato vittima domenica 11 dicembre, quando uno sconosciuto ha tentato di dare fuoco alla sua auto, causando solo pochi danni all’autovettura per il pronto intervento dei Vigili del Fuoco.

Tra l’altro, il recente episodio è stato solo l’ultimo di una serie iniziata nel periodo del Giornale24Ore, altra “creatura” di Santarelli, quando un principio d’incendio si sviluppò di notte all’interno della redazione. Successivamente l’editore si era visto bruciare anche lo scooter. “Non ho mai dato tanto peso a questi avvenimenti – ha dichiarato Santarelli – ma ultimamente ho notato che sono accaduti con una certa regolarità temporale, ogni dieci-dodici mesi. Se tre indizi fanno una prova…”

Le cause degli atti dolosi sono al vaglio degli inquirenti. “Qualcuno, nei giorni successivi, si è chiesto se l’atto potesse essere legato alla mia professione o alla mia vita privata – ha dichiarato Santarelli – ben vengano indagini a trecentosessanta gradi su di me, io non ho nulla da nascondere e non ho pendenze con nessuno”. Tesi supportata anche dal legale dell’editore, Gianfranco Puca: “La Procura è stata informata di tutto e sta facendo le indagini su quanto accaduto. Posso garantire che Santarelli non ha nessuna denuncia penale a suo carico né ha mai sporto querela contro nessuno, le uniche attività giudiziarie di cui sono investito sono volte al recupero crediti di minima entità”.

Santarelli, prendendo spunto dall’accaduto, descrive un mondo dell’editoria teramana lacerato da lotte intestine e concorrenza spietata: “E’ tempo di dire basta a questo clima velenoso, alle frasi dette e non dette che poi alimentano gesti sconsiderati. Gli editori teramani – ha proposto – devono creare sinergie, non battaglie. Teramo è l’unica città dove non esiste un consorzio di editori che permetterebbe di abbattere i costi. L’individualismo non paga più, vanno trovate nuove strade per questa professione. Il mercato pubblicitario è in crisi ma c’è, basta saperlo intercettare, però diventa più difficile con una platea di organi di informazione frammentati sul territorio”. La certezza, in conclusione, è una sola: “Prima Pagina va avanti, non ci fermiamo – ha concluso Santarelli – anzi rilanciamo e a gennaio usciremo con una nuova veste grafica”.

Teramo provincia

Il Consiglio provinciale non chiude agli idrocarburi

Il centrodestra boccia la mozione di Mercante (Idv) contro le richieste di ricerca, ma tre consiglieri di maggioranza non votano per ragioni “territoriali”

TERAMO – Rischio petrolizzazione sul territorio teramano: il Consiglio provinciale si spacca sulle richieste di ricerca di idrocarburi presentate dalla Medoilgas (denominate Villa Carbone e Villa Mazzarosa). La mozione del consigliere dell’Idv Riccardo Mercante, che impegnava il presidente della Provincia a chiedere alla Regione una moratoria sul rilascio dei permessi, la revisione della normativa regionale e ad inviare osservazioni negative da parte degli uffici provinciali, viene respinta dalla maggioranza, ma con alcuni mal di pancia evidenti all’interno del centrodestra.

Dieci i voti contrari e nove quelli favorevoli alla mozione, ma al momento del voto non sono presenti in aula i consiglieri Nicola Di Marco (Liberalsocialisti), presidente del Consiglio comunale di Roseto che appena ieri sera ha approvato all’unanimità il no alle trivelle nel Borsacchio, Diego Di Bonaventura (Pdl), consigliere del Comune di Notaresco guidato dal sindaco Catarra, oppositore del rischio petrolio sul suo territorio, e Aurelio Tracanna (Udc), rappresentante di Atri, altro centro coinvolto nelle richieste.

A demolire le aspettative di Mercante è stato l’intervento dell’assessore all’Ambiente, Francesco Marconi. “Va fatta una valutazione politica – ha dichiarato rivolgendosi all’aula – in un momento di crisi occupazionale, in cui dobbiamo rivedere il modello di sviluppo futuro anche sul nostro territorio, dove l’industria è in crisi e lo stesso turismo in difficoltà, possiamo permetterci di dire ‘no’ a prescindere a delle opportunità che il territorio potrebbe avere?”. Oltre al discorso delle royalties che la Regione riceverebbe dalle società petrolifere. “Penso che bisogna ragionare e approfondire il tema – ha chiosato – per questo propongo voto contrario”. Posizione rafforzata da Flaviano Montebello (Pdl): “Siamo contrari a provvedimenti restrittivi posti in questo modo, vediamo lo sviluppo della questione perché votare o meno un ordine del giorno non cambia la questione”. Il presidente Catarra, invece, ha puntato sulla differenza tra “idrocarburi gassosi e liquidi”, almeno sulla carta nella richiesta della Medoilgas, rispolverando un vecchio claim: “Si parla del metano che ci dà una mano, il gas con cui viviamo. Sarò contrario – ha aggiunto – a trivellazioni che incidono su siti sensibili, come il Borsacchio, ma non votiamo moratorie assolute che non prendono in considerazione i singoli casi”.

Immediata la reazione dell’opposizione, schierata compatta sulla posizione anti-ricerche. “Sono scoraggiato – ha replicato Mercante – non sento argomentazioni da parte del centrodestra, non avete nemmeno il coraggio di esprimervi su questo tema”. Rincara Mauro Sacco (Idv): “La sua è una posizione riduttiva – rivolto all’assessore Marconi – il nostro territorio non ha la vocazione del petrolio, in futuro potremmo pentircene”. Renzo Di Sabatino (Pd) ha aggiunto: “L’unica grande ricchezza della regione è il territorio, l’Abruzzo non può competere sullo sviluppo industriale, non ci saranno benefici da questo tipo di intervento”. Il ricordo del Consiglio provinciale aperto organizzato a Pineto durante la passata amministrazione contro le trivellazioni in mare è stato riproposto da Ugo Nori: “Anche il centrodestra all’epoca disse ‘no’, non è possibile monetizzare la salute”. Critico anche Di Febo (Sel): “Il Consiglio è scollegato dal territorio, decidiamo qualcosa senza considerare cosa pensano in merito i comuni interessati”. Appelli rimasti inascoltati ma che restano a verbale, a futura memoria dei territori coinvolti dalle richieste di ricerca.

we are the planet

We are the Planet! sbarca a Teramo

TERAMO – Domani, 14 dicembre alle ore 9.30 nell’aula tesi della facoltà di Scienze della comunicazione a Teramo, si terrà l’inaugurazione del Centro didattico sperimentale: un’iniziativa inserita nel più ampio progetto comunitario We are the Planet!, ideato ed elaborato da Solstizio in collaborazione con ProgettoMondo MLAL, co-finanziato dalla Commissione europea e promosso dall’Amministrazione provinciale di Teramo.

Il Centro sarà coordinato da Solstizio con l’impiego della propria rete, estesa in diverse aree del pianeta, che coinvolge musicisti, artisti, ricercatori, associazioni e Ong con diramazioni a New York, Londra e aree sub-sahariane (Benin, Mali,Burkina Faso).

I primi laboratori ad essere attivati – primavera 2012 – saranno Ecoslogong e Earhbeats. Il primo, ideato da Maria Crispal, nasce dall’idea di dare la possibilità a ogni alunno coinvolto di creare un logo/slogan sul tema del progetto e testimoniarlo attraverso la realizzazione di una t-shirt e un video promozionale. Earthbeats, invece, emerge da un’idea di Emidio Sciannella ampliata con l’aiuto dell’artista Julia Kent e si basa sulla raccolta di suoni spontanei creati da bambini coinvolti in progetti con tematiche specifiche (guerre, emigrazioni, problemi idrici, ambiente) che vengono rielaborati da musicisti e trasformati in assemblaggi originali, destinati ad essere immessi nei circuiti di mercato, commerciali o underground.

Nel secondo anno prenderà quindi il via Architecture of Intelligence, meta-progetto dell’artista Giuseppe Stampone supervisionato da Derrick De Kerckhove e sarà il punto di raccordo di tutte le esperienze del progetto, che confluiranno nella produzione di originali manufatti artistici, realizzati con differenti modalità e forme, utilizzando video, foto e materiali di riciclo che l’artista trasformarà in opere d’arte. Architecture of Intelligence si concluderà con installazioni permanenti nelle piazze pubbliche, collegate in streaming, di Avila (Spagna), Nova Gorica (Slovenia), Strovolos (Cipro), Teramo (italia) e Benin.

I materiali dei tre laboratori una volta commercializzati tramite aste di beneficenza consentiranno il sostegno a progetti sostenibili nei paesi dell’area sub-sahariana dove opera l’ONG ProgettoMondo Mlal. Un’altra azione, connessa con il Centro, riguarda la creazione, nelle aree protette dei Paesi partner, dei cosiddetti Musei dei Bambini, attraverso installazioni artistiche temporanee allo scopo di rendere visibili i materiali realizzati dagli alunni nei laboratori.

incendio auto editore teramano

A fuoco l’auto di un editore teramano

L’incendio del Suv di Enrico Santarelli, proprietario del mensile free press “Prima Pagina”, secondo i primi accertamenti dei Vigili del fuoco è di natura dolosa

TERAMO – Un’auto che prende fuoco in via Molinari, traversa di via Fonte Regina e via Pannella, intorno alle 21,30. Un uomo che, assicura un testimone, viene visto scappare subito dopo aver compiuto l’atto incendiario. La chiamata ai Vigili del Fuoco parte immediata e la prima squadra arriva sul posto in pochi minuti per domare le fiamme e mettere in sicurezza l’area.

Le voci che si inseguono e rilanciano il nome del proprietario del fuoristrada bruciato: si tratta di Enrico Santarelli, editore teramano del mensile free press “Prima Pagina” attraverso la Ecs Editori srl. Da quanto si è appreso nei momenti immediatamente successivi all’accaduto, Santarelli non si sarebbe accorto che il suo Suv (uno Hyundai Tucson parcheggiato sotto casa) stava andando a fuoco. Ad avvisarlo è stato un vicino di casa, lo stesso che avrebbe visto allontanarsi velocemente un uomo di colore dal luogo dell’incendio. Ipotesi, quella della matrice dolosa, che trova conferma anche dai primi rilievi dei pompieri e che sarebbe suffragata anche dal ritrovamento (ancora da confermare da parte delle forze dell’ordine) di una bottiglia con del liquido infiammabile al suo interno, con la quale l’ipotetico attentatore avrebbe avuto vita facile nell’appiccare le fiamme.

Raggiunto al telefono, Santarelli ha il tono scosso di chi si sente vittima di un gesto mirato, niente affatto casuale: “Pochi mesi fa ho subito già un altro attentato – racconta cercando conferme al suo sospetto – mi hanno bruciato lo scooter. Ho fatto denuncia ma questa volta sono deciso ad andare fino in fondo. Se il problema è la mia attività, si sappia che Prima Pagina continuerà ad uscire, con il suo carico importante di pubblicità”. Le indagini, condotte dai carabinieri della Compagnia di Teramo, dovranno far luce sulle cause e la natura dell’incendio del mezzo che, grazie al tempestivo intervento dei Vigili del fuoco, non ha distrutto il Suv, ma lo ha danneggiato sia nella parte anteriore che in quella posteriore.

scassinatori teramo facile

Rubare a Teramo è facile

Bande di albanesi, stanziate a Roma, raggiungono la nostra provincia per fare razzie.

Continua a leggere

margherita hack

Margherita Hack: “Il futuro nella fusione fredda”

Tra crisi e ricerca pura, la grande astrofisica ha illustrato le opportunità della scienza in un incontro coi giovani al Kursaal di Giulianova

GIULIANOVA – Dalla scoperta dei neutrini super veloci, alle grandi teorie del cosmo. Un viaggio sorprendente dentro i meandri della scienza ha tenuto banco nel corso dell’incontro, tenutosi questa mattina al Kursaal di Giulianova, “La fisica del futuro”. Ospite d’eccezione, la grande astrofisica italiana, Margherita Hack, che in videoconferenza ha parlato agli oltre 250 ragazzi dell’Istituto tecnico industriale e professionale “Crocetti-Cerulli”, illustrando le grandi rivoluzioni della fisica delle stelle e l’importanza della ricerca nel sistema universitario nazionale.

L’incontro, introdotto dai saluti del sindaco, Francesco Mastromauro, dalla professoressa Leonilde Maloni e dall’assessore, Nausicaa Cameli, si è subito incentrato sulle opportunità della fisica in un contesto economico critico come quello attuale. Ad introdurre il tema è lo scienziato, Marco Santarelli, ricercatore al Cnr, e professore all’Università di Teramo che invita i ragazzi a “sviscerare le notizie” e a non lasciarsi trasportare da un flusso “d’informazioni frammentate e precarie”. Insomma, la precisione prima di tutto e la ricerca come guida per un futuro migliore. Su questo ha le idee chiare la stessa Hack che, salutata con fragoroso applauso, ha sottolineato il valore “della ricerca pura, condotta per curiosità scientifica, che spesso trova applicazioni pratiche importantissime. Per questo – aggiunge -, i ricercatori dovrebbero poter lavorare in sicurezza, con garanzie lavorative e finanziamenti”.

Quindi è la volta di Paola Catapano, comunicatore scientifico del Cern, anche lei collegata in video conferenza da Ginevra. L’argomento si sposta – ovviamente – sul recente esperimento che, in collaborazione con i laboratori del Gran Sasso, ha rilevato la velocità superluminale dei neutrini. “Tutto è ancora da verificare – sottolinea Catapano – dato che per scoperte di tale portata sono indispensabili controlli ed esperimenti esterni indipendenti. Il prossimo – continua – finirà a febbraio ed è condotto dall’Fermilab del Massachusset”. Sui dubbi di alcuni scienziati del Cern, che non hanno firmato il documento dell’esperimento del 26 settembre, Catapano risponde così: “La scienza ha bisogno di verifiche rigorose che si stanno già effettuando. Diamo tempo a tutti di avere il controllo dei dati ed informazioni certe”.

In fondo, come la stessa Hack ha ribadito in mattinata, “la scienza lavora così: le teorie si correggono e niente rimane immobile per sempre”. E il futuro? Per la grande astrofisica, sono due le strade più importanti: “La fusione fredda, in grado di produrre energia nucleare sicura, e lo studio della materia oscura che compone gran parte dell’universo”.