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Il Nome della Rosa, le tante anime della cultura

GIULIANOVA – “La cultura è un fenomeno resistenziale”. Sono queste le parole che usa Roberto Di Giovannantonio per descrivere la natura, il valore e la visione del circolo Il Nome della Rosa. “Un circolo virtuoso”, come lo ama definire Roberto che l’ha fondato sei anni fa insieme alla moglie Marisa Di Cristofaro, e che ieri sera, sabato primo ottobre, dopo lo stop estivo, alle 22:00, ha riaperto i battenti.

Un luogo di memoria e cultura dove le più diverse sfaccettature artistiche e formative si ritrovano insieme in un amalgama bellissimo, complesso, e decisamente stimolante. Già ad ottobre, il programma del circolo compone un calendario di eventi che, dai corsi di chitarra finger-style con il maestro Lorenzo Piccioni, passa alla mostra fotografica “Il corpo e la sensualità” di Elena Di Marco, curata da Pino D’Ignazio. Da non perdere quindi gli incontri del 21 e 27 ottobre in seno al Premio Borsellino, rispettivamente con Don Aniello Manganiello (Parroco di Scampia) e Giuliano Giuliani (il papà di Carlo, il giovane rimasto ucciso a Genova durante gli scontri del G8) che, insieme a Don Paolo Forcella e Marco Alessandrini, saranno protagonisti di un incontro dal tema “Legalità, moralità e senso dello Stato”.

Prima dell’inaugurazione Roberto ci racconta un po’ della storia del circolo, ricordando la scommessa che fu e la realtà che è oggi. “Ero in cerca di lavoro, dopo 18 anni in fabbrica – dice – quindi ho voluto provare a creare un luogo di ritrovo. All’inizio nasceva per gli universitari, una sorta di circolo studentesco, ma oggi è qualcosa di più”. Un luogo, come dice la moglie Marisa, che vuole “dare spazio alle variegate anime culturali della Provincia di Teramo”, dove poter ospitare corsi specialistici, ma anche mostre d’arte, concerti, presentazioni di libri. “Vogliamo dare spazio a tutte le opinioni – aggiunge Roberto – senza essere politicizzati, creando un clima di confronto e di curiosità”. E di curiosità ce n’è davvero tanta. Il circolo accoglie infatti eventi particolarmente sperimentali “ma sempre fruibili dal pubblico – sottolinea -, perché non c’è cultura se non è accessibile”.

Intanto la sala si riempie e tanta gente inizia a prendere posto in attesa del concerto inaugurale. A fare da apripista alla sesta stagione del circolo di sono gli Amelie Tritesse, gruppo teramano che per l’occasione presenta il loro libro-cd “Cazzo ne sapete voi del Rock and Roll”. La musica è gentile, eterea, impreziosita dalla lettura di alcuni brani del libro. “Sono storie locali – mi racconta Paolo Marini, cantante – dove la mia voce fa da controcanto alla lettura, suggerendo a volte un contesto, a volte un pensiero, a volte un emozione”.

Roberto continua il suo racconto e ci spiega come è stato possibile portare avanti una scommessa del genere: “Tra noi fondatori del circolo c’è tanta complicità e compattezza, indispensabile per andare avanti. Abbiamo ruoli ben definiti”. Poi ricorda i tanti eventi passati e ci mostra la biblioteca del circolo, piccola ma ricca di titoli interessanti molti dei quali presentati proprio nel circolo. “E’ il frutto di anni di lavoro, passione e volontà – sottolinea -; vorremmo, però, che anche coloro che appoggiano iniziative del genere inizino a partecipare attivamente, fisicamente. Oggi c’è troppa attenzione virtuale, e poca attenzione reale”.

“Perché Il Nome della Rosa?” Gli chiedo alla fine. “Il riferimento ad Eco – risponde – è secondario: ci chiamiamo così perché mia suocera si chiama Rosa. Ma il senso profondo del libro di Eco è comunque presente. Il sorriso che voleva essere bandito dal monastero benedettino ne Il Nome della Rosa, è in realtà la nostra forza”.

Il circolo, in via Gramsci 46 (bis) a Giulianova, è aperto dal giovedì alla domenica dalle ore 21:00. La tessera associativa è gratuita. Info Line: 338.9727534.