Conti correnti per protestati: quali banche concedono l’apertura e quali documenti bisogna presentare

Guida e consigli all’apertura di un conto corrente per protestati

Molto spesso chi è o chi è stato protestato (ovvero coloro che hanno avuto, in passato, problemi per quanto riguarda il pagamento di assegni oppure di cambiali) si pone questa domanda: “Posso aprirmi un conto corrente”? La risposta, in linea, teorica è sì, in quanto in Italia, fino a questo momento, non esiste una legge o una norma che impedisca o vieti ad una persona protestata di aprirsi un conto corrente. Quindi, per queste categorie di persone, c’è la possibilità di fare questo tipo di richiesta. Ma allo stesso tempo non c’è nemmeno una legge che obblighi le banche ad accettare per forza queste genere di richieste. E’ dunque normale che gli istituti di credito curino prevalentemente quelli che sono i propri interessi: in altre parole, la decisione finale e l’ultima parola di diritto spetta alla banca a cui si è deciso di rivolgersi. Anzi, è giusto ed onesto chiarire il concetto che molto spesso gli istituti di credito decidono di non accettare la richiesta di un protestato di aprire un conto corrente per il semplice fatto che vogliono tutelare la propria immagine, evitando così di correre rischi che possono nascere entrando in contatto con chi in passato ha avuto problemi economici e finanziari. In altre parole, le banche non desiderano altro che proteggere semplicemente i loro soldi e per questo motivo tendono ad escludere i protestati, che con il denaro hanno avuto dei disguidi. In ogni caso, nonostante si tratti di qualcosa di complicato, esistono diversi istituti di credito che cercano di aiutare anche i protestati. Ed esistono anche altre possibili soluzioni, che rappresentano comunque un’alternativa da tenere in considerazione nel caso in cui la banca a cui ci si è rivolti dovesse decidere di non concedere la possibilità di aprire un proprio conto corrente.

Conti correnti per protestati: come procedere per l’apertura e quali documenti presentare

Stabilito che in Italia non esista una legge precisa che impedisca ad un protestato di fare una domanda di apertura di un conto corrente, ma che la decisione finale spetta comunque all’istituto di credito, andiamo a vedere quella che è la procedura che un individuo dovrebbe fare per avanzare questo tipo di richiesto. Sembra superfluo ricordarlo, ma è comunque utile spiegare che, prima di qualsiasi altra cosa, è assolutamente necessario che il protestato non abbia più alcun tipo di debito e inoltre è necessario anche richiedere di cancellare il proprio nome dal registro dell’Ufficio Protesti della Camera di Commercio. E’ utile ricordare, inoltre, che è possibile richiedere questa cosa solamente nel caso in cui la levata dal pretesto sia più vecchia almeno di un anno. Se così non fosse, allora le cose cambiano: è infatti necessario chiedere ed ottenere quella che viene definita come riabilitazione. Come la si può avere? Per poterla ricevere bisognerà avanzare una richiesta al Presidente del Tribunale del proprio circondario. Arrivati a questo punto il gioco: se si riescono ad ottenere tutte le autorizzazioni necessarie, non si deve far altro che valutare tutte le varie opzioni e soluzioni proposte dalle banche e decidere quella che è la migliore in base a quelle che sono le proprie esigenze. Di solito si tratta di procedimenti che richiedono diverso tempo per essere eseguite e dunque, per chi ha la necessità impellente di aprire un conto corrente, non sempre si tratta della soluzione migliore e più adatta in assoluto.

Ma non è finita qui. Si può richiedere l’apertura di un conto corrente anche se si è ancora protestati. Ci sono infatti diverse banche che offrono le migliori opzioni e i migliori servizi anche a chi vive in questa situazione, cercando di andare incontro alle loro esigenze e necessità. In ogni caso, anche in questo specifico caso, sarà l’istituto bancario ad avere l’ultima parola in assoluto e decidere se quell’utente abbia tutte le carte in regola per potersi aprire un conto corrente: la banca, infatti, valuterà nel dettaglio la situazione economica e finanziaria del richiedente e poi stabilirà se sia idoneo oppure no per ricevere un’autorizzazione relativa all’apertura di un conto corrente. In particolare, si possono avere delle chance in più se si dovesse esserci la presenza di un garante: in questo specifico caso, le possibilità che la banca possa accettare la domanda aumentano in maniera vertiginosa. Nel caso in cui un cattivo pagatore riuscisse ad aprire un conto, nonostante la sua condizione di protestato, deve tenere comunque a mente che le operazioni che potrà effettuare saranno in ogni caso limitate. In altre parole, verranno messe a disposizione solamente le opzioni classiche, quelle di base: parliamo, nello specifico, dell’ordinaria gestione del conto corrente, la possibilità di effettuare e ricevere un bonifico, la possibilità di farsi accreditare lo stipendio o la pensione e tutte le azione relative all’online banking. Insomma, tutto ciò di cui una persona ha bisogna, anche se è utile ricordare che altre operazioni, come ad esempio l’accesso al libretto degli assegni o ai prestiti e finanziamenti, non verranno garantite.

Conti Correnti per protestati: quali banche concedono l’apertura

Come già più volte ripetuto nel corso dell’articolo, è difficile che una banca accetti la richiesta da parte di un cattivo pagatore di aprire un conto corrente. La volontà degli istituti di credito, che ricordiamo hanno sempre l’ultima parola in merito, è quella di proteggere il proprio denaro e spesso non vogliono immischiarsi con chi in passato ha avuto problemi economici. Ma i protestati non devono comunque demordere: in giro infatti ci sono diversi istituti di credito pronti a tendere la mano anche a questa categoria di persone. Parliamo, ad esempio, di Conto Correnti Protestati Service, in assoluto uno dei leader del settore, che garantisce l’apertura di un conto corrente sia per privati protestati che per aziende protestate: in altre parole, questo istituto permette l’apertura di un conto corrente anche a coloro che in passato hanno avuto segnalazioni in Caf, Crif, Cai o che hanno subito dei protesti. Attraverso l’apertura di un conto corrente tramite questo istituto di credito, il cattivo pagatore avrà la possibilità innanzitutto di ricevere lo stipendio o la pensione, ricevere ed eseguire bonifici, ricaricare il proprio cellulare, prelevare contanti non solo in Italia ma in tutto il mondo, effettuare acquisti online su internet, prenotare servizi (come ad esempio alberghi, aerei, noleggio auto) e tanto altro ancora. In poche parole, da questo istituto viene data l’opportunità a tutti, anche ai protestati, di avere un normalissimo conto corrente da poter utilizzare senza particolari limitazioni e problemi. Ovviamente, l’apertura di un conto corrente comporta dei costi di attivazione, il cui importo viene stabilito dal tipo che il richiedente sceglie tra quelli che vengono messi a disposizione (solitamente il costo di attivazione va da un minimo di 100 euro fino ad un massimo di 300 euro). Ma non è finita qui. Molte banche, infatti, aderiscono ad una particolare iniziativa, chiamata “Patti Chiari”, grazie alla quale i cattivi pagatori hanno la possibilità di aprire un conto corrente bancario, anche se parzialmente limitato a quelle che sono le operazioni di base (come ad esempio effettuare dei pagamenti oppure ricevere una carta di credito prepagata). Non sarà possibile, però, ricevere degli assegni, in quanto gli istituti di credito, come abbiamo visto in precedenza, vogliono ridurre al minimo tutti i rischi (dopo tutto, le banche non sempre se la sentono di dare fiducia a chi già in passato è stato segnalato come un cattivo pagatore).

Tirando un po’ le somme, è complicato stabilire con certezza quali banche siano realmente disposte ad accettare la richiesta da parte di un protestato di aprire un conto corrente bancario. Facendo un giro su internet, comunque, vengono fornite diverse soluzioni. Una viene data, come descritto in precedenza, da Conto Protestati Service, un prodotto la cui gestione è affidata a GF Financial Service, la cui sede è a Torino. L’altra opzione è Conto Libero: si tratta, nello specifico, di un conto corrente bancario che viene proposto dall’associazione Bnk209, che permette di ottenere un conto anche se si è dei cattivi pagatori. Inoltre, un’altra possibilità da tenere in considerazione è quella che viene fornita dall’Associazione Consumatori Pro: stiamo parlando, nello specifico, di Conto Amico, un servizio che viene proposto da questa organizzazione che è stata fondata da una serie di professionisti e imprenditori che hanno unito le proprie forze per risolvere i problemi finanziari. Entrando maggiormente nel dettaglio, Consumatori Pro ha voluto studiare con precisione un sistema, stringendo accordi anche con diversi partner, in grado di aiutare anche chi viene considerato come un cattivo pagatore. Proprio per questo motivo, Conto Amico rappresenta una delle soluzioni migliori per tutti gli italiani (aziende, ma anche privati) che hanno subito delle segnalazioni. In ogni caso, questa opzione rappresenta una opportunità da tenere in considerazione anche da chi è desideroso di allontanarsi dalle banche tradizionali. Quello che propone Conto Amico sono dei conti correnti online, assolutamente trasparenti e funziona come un normalissimo conto corrente: in poche parole, viene data la possibilità di inviare e ricevere bonifici, di prelevare in uno qualsiasi sportello automatico e così via. Inoltre, un’altra caratteristiche di Conto Amico è che può essere facilmente gestito utilizzando il pc, lo smartphone o tablet. Ma non solo. Si può infatti ottenere un conto completamente esente dal bollo annuale, il che porta ad un risparmio di circa 35 euro per un privato  di circa 100 euro per un’azienda. Ovviamente viene data la possibilità di scegliere il conto corrente ideale in base alle proprie esigenze, ma lo ricordiamo ancora una volta: Conto Amico è una soluzione rivolta a tutti, anche a chi in passato ha avuto a che fare con problemi economici e finanziari

Le alternative ai conti correnti per protestati

Come già accennato in precedenza, può anche capitare che l’istituto bancario decida di non accettare la richiesta da parte di un protestato di poter aprire un proprio conto corrente. Ma in tal caso, esiste comunque un’altra via: il richiedente, infatti, può rivolgersi nello specifico a quelle che vengono chiamate come “banche per protestati”, ovvero degli istituti di credito che vendono dei prodotti. Altrimenti, esistono anche altre alternative, che sono anche più note e conosciute. Come ad esempio, affidarsi ad una carta conto con Iban, che altro non è che una semplice carta ricaricabile, che in più però ha il vantaggio di possedere un Iban, per l’appunto: in altre parole, attraverso questa carta si possono effettuare le più comuni operazioni, dal pagamento delle spese, fino alla gestione dei bonifici sia in entrata che in uscita. Ovviamente, su questa carta è possibile anche farsi accreditare il proprio stipendio. In pratica, questa è una soluzione da tenere assolutamente in considerazione, perchè la richiesta di ricevere questa carta prepagata può essere effettuata da parte di chiunque, anche da chi è un cattivo pagatore, in quanto non è previsto alcun tipo di controllo per quanto riguarda la situazione e la solidità economica del richiedente. In poche parole, alla banca che fornisce la carta di credito alla persona non interessa se il richiedente in passato abbia avuto o meno dei problemi finanziari: la carta con Iban viene infatti concessa sempre e comunque, in qualsiasi tipo di situazione. Anche, come detto, ai protestati.
Entrando maggiormente nello specifico, andiamo a vedere quelle che sono le migliori carte di credito con Iban attualmente sul mercato, che possono essere richieste anche da parte di cattivi pagatori. Partiamo, ad esempio, con con la carta prepagata con Iban Hype proposta nello specifico da Banca Sella, che viene assegnata senza la necessità di alcun controllo e in più funziona come un vero e proprio conto corrente: può essere richiesta online, con il conto che sarà già immediatamente attivo una volta che viene terminata la procedura. Nel giro di pochi giorni, poi, la carta di credito verrà spedita e la si potrà ricevere direttamente a casa. Una valida alternativa è rappresentata da Carta ViaBuy, che presenta più o meno le stesse caratteristiche della carta che vi abbiamo descritto in precedenza. Infine, un’altra opzione è data da Postepay Evolution, ma in questo caso le tempistiche per quanto riguarda la richiesta sono decisamente più lunghe. Le Poste Italiane, infatti, solitamente impediscono ad un protestato di accedere ad un conto Banco Posta, cosa possibile solamente nel caso in cui dovesse intervenire il Direttore in persona. Si tratta nello specifico di regole interne, che dunque impediscono ad un cattivo pagatore di rivolgersi alle Poste Italiane per l’apertura di un conto corrente. Una valida alternativa, come abbiamo vista, è quella comunque di richiedere una Postepay Evolution.


Certo le probabilità di vittoria non sono elevate, ma nella vita mai dire mai: la fortuna, dopo tutto, è sempre dietro l’angolo!

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