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Margherita Hack: “Il futuro nella fusione fredda”

Tra crisi e ricerca pura, la grande astrofisica ha illustrato le opportunità della scienza in un incontro coi giovani al Kursaal di Giulianova

GIULIANOVA – Dalla scoperta dei neutrini super veloci, alle grandi teorie del cosmo. Un viaggio sorprendente dentro i meandri della scienza ha tenuto banco nel corso dell’incontro, tenutosi questa mattina al Kursaal di Giulianova, “La fisica del futuro”. Ospite d’eccezione, la grande astrofisica italiana, Margherita Hack, che in videoconferenza ha parlato agli oltre 250 ragazzi dell’Istituto tecnico industriale e professionale “Crocetti-Cerulli”, illustrando le grandi rivoluzioni della fisica delle stelle e l’importanza della ricerca nel sistema universitario nazionale.

L’incontro, introdotto dai saluti del sindaco, Francesco Mastromauro, dalla professoressa Leonilde Maloni e dall’assessore, Nausicaa Cameli, si è subito incentrato sulle opportunità della fisica in un contesto economico critico come quello attuale. Ad introdurre il tema è lo scienziato, Marco Santarelli, ricercatore al Cnr, e professore all’Università di Teramo che invita i ragazzi a “sviscerare le notizie” e a non lasciarsi trasportare da un flusso “d’informazioni frammentate e precarie”. Insomma, la precisione prima di tutto e la ricerca come guida per un futuro migliore. Su questo ha le idee chiare la stessa Hack che, salutata con fragoroso applauso, ha sottolineato il valore “della ricerca pura, condotta per curiosità scientifica, che spesso trova applicazioni pratiche importantissime. Per questo – aggiunge -, i ricercatori dovrebbero poter lavorare in sicurezza, con garanzie lavorative e finanziamenti”.

Quindi è la volta di Paola Catapano, comunicatore scientifico del Cern, anche lei collegata in video conferenza da Ginevra. L’argomento si sposta – ovviamente – sul recente esperimento che, in collaborazione con i laboratori del Gran Sasso, ha rilevato la velocità superluminale dei neutrini. “Tutto è ancora da verificare – sottolinea Catapano – dato che per scoperte di tale portata sono indispensabili controlli ed esperimenti esterni indipendenti. Il prossimo – continua – finirà a febbraio ed è condotto dall’Fermilab del Massachusset”. Sui dubbi di alcuni scienziati del Cern, che non hanno firmato il documento dell’esperimento del 26 settembre, Catapano risponde così: “La scienza ha bisogno di verifiche rigorose che si stanno già effettuando. Diamo tempo a tutti di avere il controllo dei dati ed informazioni certe”.

In fondo, come la stessa Hack ha ribadito in mattinata, “la scienza lavora così: le teorie si correggono e niente rimane immobile per sempre”. E il futuro? Per la grande astrofisica, sono due le strade più importanti: “La fusione fredda, in grado di produrre energia nucleare sicura, e lo studio della materia oscura che compone gran parte dell’universo”.

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