In venti punti i fallimenti di Teramo

Dalla cultura ai rifiuti, dalla viabilità alle tasse fino alla lotta interna del Pdl: l’attacco di Fli all’amministrazione cittadina.

TERAMO – Una Teramo che non piace agli esponenti del Fli che in venti punti elencano il “non fatto, il fatto e il mal fatto dell’amministrazione firmata Brucchi”. Ad andare all’attacco sono il capogruppo in consiglio regionale del Fli Berardo Rabbuffo, la vice coordinatrice provinciale del partito Cristina Marroni e il segretario comunale del Fli Andrea Fantauzzi durante una conferenza stampa convocata in mattinata nella sede teramana del partito.

Un lungo elenco che traccia “un bilancio di una amministrazione palesemente fallimentare – commenta Rabbuffo -. Teramo 2020 non è affatto una programmazione, ma venti fallimenti che partono dall’aumento delle tasse per i teramani alle scelte culturali prive di logica e infruttuose per la nostra città”.

Sul fronte culturale va all’attacco la Marroni che sottolinea “l’inutilità dell’Ipogeo e dell’Arca che se poteva essere, quest’ultima, una buona idea sulla carta, resta poco funzionale. Come il Teatro romano, vittima di scelte scellerate e fino ad oggi salvo solo per la volontà e la lotta di Teramo Nostra”.

Sotto attacco anche la viabilità cittadina, la questione parcheggi e strade cittadine. Fli rileva la condizione di molte vie teramane “letteralmente bombardate” e della pubblica illuminazione “deficitaria sia in centro che in periferia”. Il partito guidato da Rabbuffo critica anche il bike sharing definito “progetto monco” perchè ad esso non è seguito l’annunciato “anello ciclabile attorno alla città né il tracciato per le due ruote lungo la Teramo – Mare”.

Altre note dolenti vengono evidenziate da Fantauzzi: “I parcheggi in centro per i residenti rappresentano ad esempio un danno per le attività commerciali e per la viabilità nel cuore della città e la scelta fatta dall’amministrazione su questo fronte va decisamente rivista. Ancora: la Stu, la società di trasformazione urbana, che avrebbe dovuto riqualificare due quartieri della città, stazione e Gammarana, ma che si è dissolta in una bolla di sapone”.

L’attacco di Rabbuffo è anche per le inaugurazioni ed i “proclami dell’amministrazione Brucchi che spesso si è attribuita meriti che non ha, come il Lotto Zero, progetto finanziato dall’Anas di cui però il sindaco si è fatto bello”, dice Rabbuffo che fa il suo affondo sfoderando la questione tasse. “Dall’Irpef alla Tia, i teramani hanno visto solo aumenti senza sostanziali miglioramenti nei servizi. Il porta a porta, se riscuote successo, è grazie ai cittadini che si impegnano nella differenziata – spiega l’esponente di Fli -. spendendo però troppi soldi. Per non parlare poi del caos sui passi carrabili. Insomma, anni di gestione della cosa pubblica fatti di promesse e scarsi risultati cui si aggiunge ora la lite politica all’interno del Pdl tra Gatti e Tancredi. Questa lotta intestina è sterile e segna sempre più la realtà di questo partito, fatto di singoli che non operano per il bene comune e dunque non in grado di governare”.

Rabbuffo con forza invoca una politica diversa che torni a parlare coi cittadini e a fare scelte per la città opportune: “Noi siamo una valida alternativa, ci poniamo con progettualità solida e lungimirante”, chiosa il consigliere regionale che promette, dopo aver elencato i “fallimenti dell’attuale amministrazione”, di far sapere, a stretto giro, le idee firmate Fli per Teramo.

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